Il 14 luglio 2015 è entrata in vigore una legge che rappresenta una pietra miliare per il rafforzamento della partecipazione e dell’inclusione delle persone con disabilità in Alto Adige: su questo sono concordi l’Assessora provinciale Rosmarie Pamer, l’ex Assessora provinciale Martha Stocker e la Consigliera di parità Brigitte Hofer. Insieme a Heidi Ulm, membro dell’Osservatorio sui diritti delle persone con disabilità, e all’imprenditore Heiner Oberrauch, i rappresentanti hanno parlato della genesi della legge, dei miglioramenti e dei passaggi futuri di questa normativa nel corso di un incontro tenutosi al “WunderBAR” di Bressanone. Non un luogo casuale, ma una struttura dove l’inclusione è una realtà quotidiana e offre alle persone con disabilità la possibilità di acquisire esperienza lavorativa e allo stesso tempo di vendere prodotti di propria produzione.
Nel 2015, l’allora Assessora provinciale Martha Stocker ha avuto un ruolo determinante nell’elaborazione e nell’approvazione della legge sull’inclusione. Martha Stocker ha rimarcato come la legge sia il frutto della legislazione provinciale, grazie alla quale sono state realizzate molto iniziative. “La legge provinciale si distingue per il fatto che tutti i settori, non solo sono stati menzionati, ma anche coinvolti nella sua elaborazione. In questo siamo stati un esempio”, ha affermato Martha Stocker. Anche la traduzione della legge in lingua facile è stata un’iniziativa pioneristica, sia a livello locale che nazionale.
Una delle istituzioni più importanti istituite dalla legge provinciale è l’Osservatorio sui diritti delle persone con disabilità. Heidi Ulm, membro dell’organo, ha rimarcato l’importanza della rappresentanza delle persone interessate. La legge provinciale ha un forte impatto sulla vita quotidiana, tra l’altro nel campo dell’assistenza personale, della mobilità pubblica e del linguaggio semplificato. Heidi Ulm ritiene che siano necessari miglioramenti nella gestione del contributo “Vita autodeterminata e partecipazione sociale” e nella regolamentazione dell’assistenza personale. “La legge ci dà le basi per far sentire la nostra voce”, ha sottolineato Heidi Ulm. La presidente Brigitte Hofer ha definito la legge come la base di un cambiamento di paradigma verso la piena ed efficace partecipazione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita. Il comitato di monitoraggio ha principalmente il compito di rendere visibili i problemi strutturali, analizzarli e suggerire miglioramenti.
Uno dei grandi risultati della legge provinciale sull’inclusione e la partecipazione è stato il coinvolgimento del maggior numero possibile di settori. Un ambito essenziale della vita quotidiana è quello della partecipazione alla vita lavorativa. Heiner Oberrauch, imprenditore di successo ed ex presidente dell’Associazione imprenditori dell’Alto Adige, ha raccontato come i datori di lavoro altoatesini contribuiscono a rendere l’Alto Adige una società più inclusiva. Da quando è stata approvata la legge provinciale, è più facile garantire l’accompagnamento e l’assistenza alle persone con disabilità nelle aziende. “Il compito dell’economia è quello di trovare un impiego che non sia eccessivamente impegnativo per i dipendenti, ma che attribuisca il giusto valore al lavoro svolto da queste persone: è importante accompagnare le persone nel processo lavorativo”, ha sottolineato Heiner Oberrauch.
Tra le novità importanti che saranno attuate quest’anno e nei prossimi anni figura la riorganizzazione della valutazione della disabilità, che sarà avviata nel 2027. Per quanto concerne il diritto a un progetto di vita individuale sono in fase di elaborazione le linee guida corrispondenti da parte dei servizi sociali e sanitari. “Con il progetto <selAvì – selbstbestimmt Leben / vita indipendente>, Kolping Alto Adige sta attualmente elaborando, insieme alla cooperativa Promos e all’Ufficio persone con disabilità, un concept di progetto per individuare un punto di contatto centrale per l’assistenza personale. Vogliamo che questo progetto sia sostenibile, efficace e integrato nella vita quotidiana e in modo autonomo. Il progetto dovrebbe essere attuato all’inizio del 2026. La partecipazione e l’inclusione sono un diritto che riguarda tutti noi, perché sono espressione di una società giusta e sostenibile”, ha concluso Rosmarie Pamer.
Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano – Ufficio Stampa
